Negri al volante, Episodio II

L’episodio di oggi è troppo succoso per rimandarlo a data da destinarsi, potrei dimenticare preziosi dettagli.

Siamo incolonnati sulla statale, andiamo ai 60 all’ora perché davanti a me c’è un tir di mille mila tonnellate che sta trasportando un pezzo di diga del Vajont. Superare è improponibile, il megatir occupa da solo una carreggiata e mezzo.

trasporto eccezionale orizzontale

Ecco il fenomeno: un negretto in sella ad un potente Yamaha Aerox 50cc raffreddato a liquido mi sbuca sulla destra (ho rischiato di buttarlo nel fosso) e comincia ad oscillarmi pericolosamente davanti al cofano.

yamaha-aerox-r-yq-50Cerca un varco per passare! Probabilmente è in ritardo (ma dato che non ho mai sentito di un negro che lavorasse, probabilmente ci deve essere una delle ultime svendite all’ingrosso di cocomeri della stagione). All’inizio non si capisce se vuole passare il trasporto eccezionale a destra (morte sicura!) o a sinistra (gli do un 5% di possibilità di farcela e di vivere per raccontarlo). Passa qualche decina di secondi indeciso sul da farsi, muovendosi pericolosamente a destra e a sinistra. Io scuoto la testa bonario, e mi accendo una sigaretta.

Pare che lo voglia fare davvero. Sono lì che lo guardo allibito, con la stessa faccia di Obi-Wan che si rivolge ad Anakin: “Don’t try it!!”.

obiwan_downMa alla fine lo scatto repentino: il bonobo scarta a sinistra col suo potente mezzo e gira del tutto la manetta del gas, ottenendo un boost deciso di velocità che manco in Mario Kart: da 60 all’ora a 80. Passano alcuni interminabili secondi… “Non ce la farà mai, ci vorrà un’eternità…” Sto quasi piangendo, ormai tutta la colonna tifa per lui. Partono cori di incitamento, qualcuno strombazza, c’è chi espone la bandiera dell’Etiopia per solidarietà.

All’orizzonte compare la sagoma diabolica di un Fiorino bianco che percorre la corsia opposta, lanciato a tutta velocità verso il nostro eroe. Per una frazione di secondo Egli vacilla, scruta un attimo il cielo in direzione della costellazione dell’Orsa Maggiore, e da sotto la visiera del casco scorge Algor, la Stella della Morte. Il suo triste destino sembra ormai compiersi. Peccato, ci avevamo creduto.

L’istinto della vita a volte prende strade inaspettate: l’amico negro inchioda di colpo e perde il controllo dello scooter, scivolando sull’asfalto. Sopraggiungo io che lo evito per un soffio e mi preparo ad osservarne il triste destino nello specchietto retrovisore: è fermo in mezzo alla carreggiata di uno degli stradoni peggiori di tutta la provincia, non può farcela.

Ma le vetture dietro di me rallentano, il Fiorino assassino rallenta anche lui e si limita a dare due/tre colpi di clacson. Gli consentono di recuperare il controllo del mezzo e di sistemarsi mogio mogio sul lato destro della corsia, ai 45 all’ora.

Alla prossima avventura, Mohammed. I cocomeri sono stati venduti tutti, ma oggi hai avuto il dono della vita.

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